
I gruppi di parola si riferiscono a un insieme di persone che si riuniscono per condividere
esperienze, emozioni e pensieri su temi specifici, spesso legati a difficoltà personali, relazioni o
esperienze di vita.
Questi gruppi offrono uno spazio sicuro e supportivo dove i partecipanti possono esprimere
liberamente le proprie preoccupazioni e ricevere feedback dagli altri. La dinamica di gruppo può
favorire la comprensione reciproca, ridurre l'isolamento e promuovere la crescita personale.
I gruppi di parola possono affrontare vari argomenti e l’obiettivo principale è quello di creare un
ambiente di supporto in cui i partecipanti possano esplorare le proprie emozioni, i propri stati
d’animo e sviluppare strategie per affrontare le sfide della vita.
I gruppi di parola per vittime di violenza psicologica sono spazi di supporto in cui le persone che
hanno subito abusi psicologici possono condividere le proprie esperienze, emozioni e difficoltà in
un ambiente sicuro e accogliente. I nostri gruppi sono condotti da professionisti psicologi che
guidano le discussioni e offrono supporto emotivo. I gruppi di parola non sono gruppi terapeutici
pur essendo, nel nostro caso, condotti da psicologi.
L'obiettivo principale di questi gruppi è quello di fornire un senso di comunità e comprensione
reciproca, aiutando i partecipanti a riconoscere e validare le proprie esperienze. Attraverso la
condivisione, le vittime possono sentirsi meno isolate e più comprese, il che può essere un passo
importante nel processo di guarigione.
Inoltre, i gruppi di parola possono offrire strumenti e strategie per affrontare le conseguenze della
violenza psicologica, come l'ansia, la bassa autostima e la difficoltà nelle relazioni. Possono anche
aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza delle dinamiche abusive e a promuovere
l'empowerment personale, incoraggiando le vittime a riprendere il controllo della propria vita.
In sintesi, i gruppi di parola per vittime di violenza psicologica rappresentano un'importante risorsa
di supporto e “guarigione”, contribuendo a creare un ambiente protetto in cui le persone possono
sentirsi ascoltate e sostenute nel loro percorso di recupero.
A cura della Dott.sa Emanuela Sabatini